Rimini, città di epoca romana

Rimini, città di epoca romana

Gran parte del patrimonio storico e culturale di Rimini risale all’epoca romana, quando la città aveva un ruolo chiave per il commercio marittimo all’interno dell’impero. Nonostante durante la Seconda Guerra Mondiale siano stati distrutti numerosi siti archeologici e reperti, ancora oggi è possibile visitare alcuni monumenti di notevole importanza come l’Arco di Augusto, l’Anfiteatro romano e la Domus del Chirurgo.
Tre tappe da non perdere per gli appassionati di storia e cultura, che abbiamo il piacere di raccontarvi di seguito.

Arco di Augusto

L’Arco di Augusto è l’arco più antico che è arrivato fino ai nostri giorni. Fu costruito in pietra d’Istria nel 27 a.C., in onore di Cesare Ottaviano Augusto. Anticamente l’arco era uno dei principali punti di accesso della città ed era il punto di incontro tra la Via Emilia e la via Flaminia. Ben visibili tra l’archivolto e i capitelli sono le 4 divinità romane (Giove, Nettuno, Apollo e Minerva) e le due teste di bue sulle facce dell’arco, che simboleggiavano la potenza di Ariminum. La parte superiore dell’arco risale al X secolo, mentre recentemente è stata effettuata un’opera di restauro.

Anfiteatro romano

L’Anfiteatro romano, costruito nel II secolo d.C., sorge vicino al mare e venne utilizzato per ospitare le lotte dei gladiatori. Si tratta del più grande anfiteatro romano dopo il Colosseo di Roma, capace di ospitare fino a 10000 spettatori.
Nel corso dei secoli il monumento divenne un ammasso di macerie fino al 1843, quando Luigi Tonini ne riportò alla luce i resti. Anche l’Anfiteatro venne colpito duramente durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma oggi al suo interno si tengono manifestazioni e spettacoli culturali di grande importanza.

Domus del Chirurgo

La Domus del Chirurgo, oggi piazza Ferrari, risale al II secolo d.C. e probabilmente era un ambulatorio in cui risiedeva il medico della città (da qui il nome). Al suo interno sono stati trovati numerosissimi reperti e ben 150 strumenti chirurgici, che hanno reso questo luogo un patrimonio storico e artistico dal valore inestimabile. Gli strumenti chirurgici sono oggi conservati al museo comunale di Rimini.
La casa era composta da un triclinium (la sala da pranzo) un cubiculum (una camera da letto), una cucina al piano superiore, una dispensa, una latrina, una camera riscaldata e due camere adibite probabilmente ad ambulatorio, una delle quali possedeva un affresco raffigurante Orfeo.